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Gaetano Previati nasce a Ferrara dove intraprende gli studi artistici presso la Scuola delle Belle Arti. Verso il 1878 si trasferisce a Milano dove frequenta l’Accademia di Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini. Nel capoluogo lombardo ha l’opportunità di entrare in contatto con il clima artistico tardo­-scapigliato, che influenzerà la sua cifra pittorica. Successivamente i suoi studi lo portano a contatto con i problemi tecnici legati al divisionismo, di cui Previati diventa grande interprete oltre che teorico. Pubblicherà infatti nel 1906 il testo “Principi scientifici del Divisionismo”. E’ proprio questa tecnica che lo guida verso un arte tesa a superare i canoni e gli accademismi del suo tempo, lontano da quel patetico verismo che spopolava ai saloni espositivi ma che nulla aggiungeva al discorso dell’arte. Non a caso, il geniale Boccioni, al tempo poco più che un ragazzino, vedeva nel pittore ferrarese l’animo indomito delle Avanguardie che di lì a poco sarebbero esplose sovvertendo le leggi delle arti figurative e non solo.

Il disegno è un frammento di studio preparatorio d’insieme per il ciclo pittorico denominato “Decorazione di una sala musicale” eseguito per Alberto Grubicy nel 1908 e costituito da sei tele di dimensioni diverse. Tali tele, dopo una complicata vicenda, furono infine donate dal mercante a Gabriele d’Annunzio. Oggi è possibile ammirare il ciclo pittorico nella sala dei calchi michelangioleschi del Vittoriale. Il disegno, eseguito con estrema velocità, è un insieme di linee atte a simulare più il movimento che delle forme precise. E’ proprio questa attitudine nel rappresentare la cinetica dei corpi e non la loro forma che influenzerà tanto il giovane Boccioni, frequentatore dello studio di Previati. Sul foglio vi sono annotati dei numeri che indicano le dimensioni di due dei dipinti, queste possono essere messe in relazione con le due pitture del ciclo aventi il medesimo titolo: “Putti”, che nella versione su tela differiscono di solo un centimentro e mezzo in larghezza. Il disegno eseguito nel riquadro centrale è facilmente riconoscibile nel pannello intitolato “La danza”. Per un confronto con la calligrafia del disegno in oggetto si rimanda al catalogo “Gaetano Previati (1852 – 1920) Mostra antologica”. Alla scheda 19 è pubblicato un piccolo disegno preparatorio per uno dei pannelli “Notturno” dove è possibile osservare un annotazione numerica eseguita con la stessa calligrafia del nostro. Opera in buono stato di conservazione. Leggero foxing. L’angolo in alto a destra è stato ricongiunto. Leggera piega obliqua collocata in basso a destra.

Bibliografia: AA.VV. “Gaetano Previati (1852 – 1920) Mostra antologica” catalogo della mostra, Ferrara, Palazzo dei Diamanti, edizioni della Galleria d’arte Moderna di Ferrara, 1969. AA.VV. “Previati” catalogo della mostra, Castano Primo, Edizioni del Comune di Castano Primo, 1988.